Il nostro piatto principe: il porcetto sardo arrosto. Porcetto sardo a La Maddalena.

Dal 2009 rimane il nostro piatto più importante: solo porcetti sardi, allevati e cresciuti in Sardegna. Fornitori locali e mai dalla grande distribuzione.

Non si tratta solo di “un piatto”, ma è un prodotto ricercatissimo, con una ricca storia ben dettagliata.


La Razza SUINA SARDA (Indagini storico Bibliografiche)

Francesco Cetti in «I quadrupedi di Sardegna», nel 1774, descrisse il suino sardo, sottolineandone la diversità rispetto alle razze del continente, in particolare:
1 – la presenza di un ciuffo lombare, di una criniera dorsale, di una coda grossa (…sembra quella di un cavallo…), a volte la presenza di tettole, e dei mantelli differenti (bianco, nero, pezzato, rosso, ecc.)
2 – Sottolinea il fatto che sono di piccola taglia e l’importanza dello spessore del lardo.
3 – Nelle zone del Campidano, coltivate a fave, orzo e grano, i maiali potevano raggiungere le 500 libbre di peso (circa 200 kg).


Riconoscimento UFFICIALE

con Decreto MiPAAF n. 21664 del 08.06.2006 (successivamente modificato col D.M. n. 24089 del 18.12.2006) viene approvato il riconoscimento ufficiale della razza suina Sarda.

Essa viene inserita tra le razze suine autoctone nazionali che finora comprendevano la Cinta senese, Mora romagnola, Nero siciliano, Casertana e Calabrese.

Il Decreto riporta i caratteri morfologici specifici per le singole razze suine autoctone; sono elencati sia quelli che comportano l’esclusione dal registro anagrafico che quelli di appartenenza alle razze.

E’ stato istituito il Registro Anagrafico della razza suina Sarda ed è gestito dall’Associazione Nazionale Allevatori Suini (ANAS).


"Scoperta" di prodotti unici

A livello familiare, in alcune aree interne della nostra regione, vengono ancora prodotti dei salumi che gli esperti hanno definito essere prodotti di nicchia nella nicchia.
Questa tradizione, diffusissima in tutte le aree della Sardegna, aveva portato il Della Marmora (1826) a definire che “il porcellino da latte può essere considerato il piatto nazionale della Sardegna”.